Arte e tecnologia

Live Sync e Anna Skoromnaya: il lato tecnologico dietro un’opera vincente

10/12/2022

Dieci display che trasmettono immagini di bambini solo apparentemente intenti in attività serene e colorate, ma che nascondono in realtà un messaggio più profondo: questa è l’essenza di Sweet Corner, l’installazione firmata dall’artista multimediale Anna Skoromnaya. Sweet corner è l’opera realizzata in collaborazione con Live Signage e selezionata come finalista nella prestigiosa manifestazione Arte Laguna Prize 20.21, nella sezione Video arte e Cortometraggi. L’opera ha vinto il premio speciale Art Nova 100 e proprio per questo viaggerà a Pechino, al Guardian Art Center, in occasione dell’undicesima edizione dell’Esposizione Annuale Art Nova 100. Live Sync è il cuore tecnologico che ha dato ad Anna Skoromnaya piena libertà compositiva e affidabilità grazie a contenuti sempre sincronizzati e performanti.

Sweet Corner, oltre l’apparenza

Sweet Corner fa parte della serie Kindergarten, dedicata al tema dell’infanzia perduta”, spiega Skoromnaya: “L’opera racchiude diversi video che ho realizzato nel corso degli anni e che esplorano differenti aspetti dello sfruttamento minorile, come i bambini oppressi nel mondo del lavoro, utilizzati come strumenti di morte nel terrorismo di matrice pseudo-religiosa e il tema delle spose bambine”. La serie Kindergarten è in effetti un percorso espressivo esteso e articolato in cui l’artista riflette e fa riflettere sullo snaturamento e sulla negazione dei diritti dell’infanzia.

Sweet Corner è stato realizzato con Live Sync, l’add-on di Live Signage che consente di mostrare contenuti su più display in modo sincrono

Guarda il video promo

Sweet Corner funge come sunto di questa drammatica esplorazione, mettendo insieme diversi fenomeni preoccupanti in una cornice espressiva che però suggerisce tutt’altro. Avvicinandosi all’opera, infatti, lo spettatore è accompagnato da una colonna sonora di un carillon dai richiami ludici e allegri, e ha l’impressione di vedere bambini e bambine che giocano spensierati. Solo un’osservazione più attenta e meno superficiale rivela la drammaticità autentica di queste situazioni: “Nonostante il contenuto drammatico, in ognuna delle tredici scene che ho assemblato l’atmosfera è quella di un sereno parco giochi”, commenta l’artista che subito lascia spazio però a un’evidente contraddizione tra apparenza e sostanza, il contrasto cioè di “una società abbagliata dallo sviluppo e che non riesce a riconoscere i propri limiti ancestrali”.

Alcuni screen dell'installazione di Anna Skoromnaya

L’arte multimediale di Anna Skoromnaya

Nata nel 1986 a Minsk, Bielorussia, Anna Skoromnaya ha conquistato pubblico e critici di tutta Europa grazie alla sua visione contraddittoria e contrastata del mondo d’oggi. La giovane artista interdisciplinare ha sviluppato una ricerca che volge costantemente alla sperimentazione nel campo dei nuovi media usati per riflettere sulle dinamiche nascoste del nostro tempo. Il suo linguaggio, mai banale, vuole trasmettere interpretazioni estremamente stratificate. Negli anni i suoi lavori hanno ricevuto diversi riconoscimenti: prima del premio Arte Laguna, infatti, aveva rappresentato l’Italia alla Biennale d’Arte Contemporanea JCE 2019-2021, era stata vincitrice assoluta dell’Arteam Cup 2017, nonché dei Premi Speciali CUBO 2017 e Must Gallery 2016. Caratteristica fondante del suo itinerario artistico è la passione per gli strumenti multimediali più contemporanei e per i linguaggi di grande dinamicità e multisensorialità. Fin dalle sue prime opere (come già Sos Code nel 2014, frutto di una lunga ricerca sulle luci LED) Skoromnaya ha sempre condotto un’avanzata sperimentazione tecnica che si salda di volta in volta a un’acuta osservazione delle dinamiche sociali e culturali contemporanee: l’effetto finale spinge lo spettatore a osservare oltre la superficie, oltre le apparenze del magnetismo positivo e luminoso delle immagini.

Da sempre nel suo percorso artistico Anna Skoromnaya utilizza tecnologie innovative come Live Signage per aumentare le potenzialità espressive delle proprie opere

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Inutile ribadire come nell’attività di Skoromnaya proprio l’innovazione tecnologica sia uno degli strumenti principali: “Lavoro soprattutto con immagini in movimento e ologrammi. Il connubio tra media innovativi e materiali scultorei volutamente contaminati mi permette di mettere a fuoco e amplificare i paradossi della nostra società”. Questo rapporto privilegiato con i nuovi mezzi tecnologici ha reso la collaborazione un tassello naturale e fondamentale per aumentare le potenzialità espressive dell’installazione stessa.

Live Sync, l’efficacia del lavoro di squadra

Attraverso appunto il contributo dell’add-on Live Sync è stato possibile sincronizzare le immagini dell’opera, un coordinamento che avviene totalmente in cloud, perciò senza la necessità di aggiungere ulteriori cavi o tecnologie. Al contrario di quanto succede nei videowall tradizionali, con questo metodo ogni singolo display è perfettamente sincronizzato anche se a distanza l’uno dall’altro. Questa differenza sostanziale si traduce anche in un costo tecnologico decisamente inferiore, per via della modalità “no software”. La versatilità e l’intuitività dell’applicazione ha fatto sì, inoltre, che Skoromnaya potesse gestire i propri display e i propri video in piena autonomia: una volta creato un account su Live Signage, infatti, l’artista ha semplicemente aggiunto i propri display e inserito i suoi contenuti. È proprio questo che ha colpito positivamente Skoromnaya: “Live Signage ha rappresentato per me una collaborazione importante, permettendomi di sincronizzare diversi video separati per creare l’effetto che volevo realizzare, quello di un video unico”.

Live Sync permette la sincronizzazione in cloud delle immagini senza bisogno di cavi e in completa autonomia, grazie a pochi semplici passaggi

Ogni display, prima di avviare la riproduzione dei suoi contenuti, attende infatti che anche gli altri componenti del suo gruppo siano pronti per la riproduzione, allo scopo di partire tutti assieme. In altre parole, c’è una specie di gioco di squadra: lo stesso instaurato con Skoromnaya, che ha permesso di portare a casa un risultato non solo funzionale e immediato dal punto di vista tecnologico ma soprattutto potente ed efficace dal punto di vista artistico.

La sincronia perfetta dele immagini dei monito nell'opera di Anna Skoromnaya

La perfetta sincronia di un mondo imperfetto

Il progetto è la perfetta dimostrazione che la tecnologia non si limita ad essere un medium per l’opera, ma fa parte invece dell’opera stessa. Sincronia, fluidità e immersività si sposano perfettamente con il linguaggio artistico e profondo di Skoromnaya, mostrandosi in una potentissima opera capace di far riflettere su un’amara realtà. Di fronte ai dieci schermi, infatti, “entrate in sintonia con la melodia, siete cullati dai gesti lenti che vanno all’unisono”, spiega il curatore della mostra Matteo Galbiati “quando poi però capite, avete come una situazione di blocco, di fastidio, di repulsione, pensando alla fanciullezza completamente distrutta e negata dei bambini ritratti”. Lo svelamento progressivo di una dimensione più concreta e struggente è proprio il segreto intimo e pregnante dell’opera di Anna Skoromnaya, che ci invita a riflettere su come il progresso umano e tecnologico sia spesso solamente una costruzione di facciata. Una facciata che, nonostante tutto, non riesce a nascondere fino in fondo le proprie crepe e le proprie contraddizioni.

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